La filosofia zen dei Monaci Shaolin

Sicuramente avrai sentito parlare della filosofia zen, anche perché negli ultimi tempi questo concetto è andato molto 'di moda'.
Già, proprio così, perché a causa dei tempi frenetici e dei ritmi sempre più sostenuti che le persone devono mantenere, è naturale che siainiziata la ricerca della calma, della riflessione e del benessere, di uno stile di vita accessibile e lento, rispettoso dell'essenza umana.
Le anime più curiose e più aperte hanno quindi deciso di esplorare confini 'extra nazionali' o meglio 'extra occidentali', informandosi e raccogliendo informazioni sulla filosofia zen, sul suo pensiero e sulle sue applicazioni nella vita di ogni giorno.
Ma oggi desidero parlarti della filosofia zensotto un punto diverso che ci riguarda da vicino.
Come sai, il Dr. Chen è unico attualizzatore in Italia della Medicina Shaolin. I monaci Shaolinsono da millenni depositari di un sapere elevato, sono guerrieri e terapeuti. Il loro stile di vita, di pensiero e di azione è unico, tanto che per migliaia di anni le loro gesta sono rimaste segrete e velate da un alone di mistero.
La medicina cinese Shaolin è stata per millenni appannaggio dell'Imperatore e non veniva impiegata per il popolo. Era una medicina eletta, unica ed efficace, riservata alle alte sfere del potere in Cina.
Con il passare del tempo, la medicina cinese Shaolin si è diffusa, anche in Cina e da oggi puoi scoprire la sua essenza anche in Italia grazie all'opera del Dr. Leo Chen, che ne è unico attualizzatore ufficialmente incaricato nel paese.
Ma prima ti invito a scoprire il legame che corre fra la medicina cinese Shaolin e la filosofia Zen.
Iniziamo dalla pressione del sangue. Già, proprio così.
Secondo la filosofia zen, la salute del sangue determina il benessere generale di una persona, nonché quello mentale e spirituale.
Ad esempio, se una persona è infelice, spesso arrabbiata e soffre di manie di persecuzione, questo stato può essere legato a una cattiva circolazione del sangue e a conseguenti problemi di pressione.
Nelle pratiche mediocri di medicina zen tutto può risolversi con un po' di meditazione, con il consiglio di liberare il corpo dall'aria inglobata, per sentirsi immediatamente sereni e sgonfi. Ma questo è un approccio troppo semplice e non ha nulla a che fare con l'antica Medicina Cinese Shaolin e con la connessione con la filosofia zen.
I medici zen si rivolgono al flusso del sangue adottando terapie mirate e consigliando una dieta appropriata. La terapia inizia dal corpo e si espande alla mente, un po' come ricorda il detto
'mente sana in corpo sano'.
Sebbene dalle Satire di Giovenale che riportano questo motto all'Antica Cina dei monaci Shaolin vi sia uno spazio geografico e temporale notevole, le carte in tavola non cambiano affatto.
Un corpo sano, ben curato e ben nutrito è e rimane il tempio di uno spirito sereno e di un benessere psicologico diffuso.
Il flusso del sangue si lega al flusso della natura e degli elementi nella filosofia zen ed è di vitale importanza nella Medicina Cinese Shaolin.
Ogni azione, ogni scelta e ogni movimento devono seguire i flussi naturali, perché se si discostano da essi il benessere psicofisico non può essere raggiunto. Ecco nascere il concetto di pazienza e di perseveranza, caro ai monaci Shaolin.
Il benessere si raggiunge a piccoli passi, con la conoscenza e con l'azione.
Ecco la prima , grande differenza fra la medicina Cinese Shaolin legata allea filosofia zen e la medicina di tradizione occidentale.
Questo è il contrario della filosofia zen, che ti chiede di capire quale è l'origine del problema, quindi di porvi rimedio poco a poco, facendo lavorare assieme, il corpo, la mente e lo spirito. Il processo è sicuramente più lento, chiede pazienza e costanza, ma il risultato di guarigione è definitivo.
Se, ad esempio, scopri che il tuo mal di testa è frutto dell'errata postura, puoi guarirlo con degli esercizi, anche con l'immaginazione come ti ho spiegato in questo post.
Sarà un processo lungo, sarà un processo zen, ma alla fine avrai raggiunto il risultato e potrai contare su un benessere psicofisico completo.
Questa è la filosofia che muove da millenni i monaci Shaolin e che contraddistingue la loro preziosa medicina.
Non è un caso che i monaci Shaolin coltivano una postura corretta nei movimenti di ogni giorno e pongano tanta attenzione su questo concetto. La corretta postura è, infatti, la base del benesseree della salute, è ciò che permette al corpo di mantenersi sano e allo spirito di percepirsi fluido e positivo.
Per questo il Metodo Dan Tian del Dr. Chen è un vero e proprio percorso, che inizia dal Dan Tian inferiore dove si trova il bacino e punta ad eliminare il dolore, per vivere una vita sollevata e libera.
Gli effetti del trattamento al Dan Tian inferiore si legano alla liberazione dallo stress e si espandono al Dan Tian superiore, dove ha sede la mente. Ecco che il detto 'mente sana in corpo sano' acquista una visione completa, come il metodo che, partendo dalla liberazione del dolore fisico, permette di scoprire una sensazione di benessere totale, di forza e di libertà mentale.
In occidente la medicina punta a far scomparire i sintomi velocemente, in un baleno. Quando hai mal di testa mangi subito una pastiglia, un analgesico, perché sai che in pochi minuti il tuo dolore scomparirà. Sempre più pubblicità ti mostrano quanto velocemente il tuo mal di testa può sparire se assumi certe compresse o certe bustine.
Ma poi il mal di testa torna, perché hai curato solo il dolore superficiale, o meglio i sintomi e non ti sei soffermato a capire quali son le cause che lo hanno scatenato.
Hai curato il male velocemente, ma non hai risolto il problema.
Le dieci regole del Tempio Shaolin
Durante la dinastia cinese Song, 960-1279 d.C., il Maestro Jue Yuan introdusse dieci leggi per i monaci Shaolin, ma più che vere e proprie regole erano una sorta di etica marziale da seguire per evitare che gli insegnamenti appresi potessero venire usati in modo scorretto e per un accrescimento mentale e spirituale oltre al miglioramento dell'efficienza fisica.


Queste regole non avevano nulla a che fare con il concetto di "legge" che abbiamo noi, non prevedevano punizioni severe nel caso di mancato rispetto, ma potevano portare all´espulsione dal Tempio Shaolin perchè la loro infrazione era indice di una scelta di stile di vita che poco si addiceva a quella di un monaco praticante di arti marziali.
Quello che Jue Yuan stabilì fu:
1- bisogna avere rispetto per il proprio maestro
2- non bisogna lasciare che la mente divaghi ma concentrarsi nell'allenamento
3- non bisogna glorificarsi
4- bisogna esercitarsi con costanza e serietà
5- non bisogna rubare
6- non bisogna combattere per futili motivi
7- non bisogna violare i precetti del Buddismo
8- non bisogna venir meno agli ordini imperiali
9- non bisogna opprimere i deboli
10- non bisogna consumare alcol né cedere al desiderio sessuale
scludendo i due punti prettamente relativi al tipo di vita monastica e modernizzando un poco i precetti, quanto queste regole sono ancora applicabili e applicate ai giorni nostri dai praticanti di Kung Fu?
Per la maggior parte di noi l'arte marziale è un vero e proprio stile di vita, non una semplice passione che assecondiamo qualche ora a settimana.
Chi più chi meno, viviamo di Kung Fu.
Ma riusciamo ancora a praticare questa disciplina mantenendo l'etica che ne sta alla base?

Avere costanza negli allenamenti e non tirarsi indietro davanti alle difficoltà che un percorso marziale prevede, magari nascondendosi dietro a impegni di lavoro o giustificando ogni propria sconfitta; avere rispetto verso il maestro ma anche verso i compagni di allenamento, sia più esperti sia del nostro stesso livello o appena principianti, d'altra parte potremmo avere qualcosa da imparare anche dall'ultimo iscritto al corso; saper distinguere lo studio del Kung Fu, sia teorico sia applicativo, dal mero "fare a botte", magari vantandosi anche di sapere qualche tecnica in più dell'avversario.
E poi vantarsi: quanti possono alzare la mano e affermare di non essersi mai compiaciuti con altri marzialisti di quanto il proprio Kung Fu sia migliore, il proprio maestro l'unico detentore della verità sullo stile?
Quanti riescono davvero a mettere nell'esercizio del fisico anche quello della mente?
A guardarle bene le regole di Jue Yuan sancivano dei vincoli morali che, con il dovuto riadattamento rispetto all'epoca in cui furono stabilite, potrebbero far riflettere ancora molti praticanti dei giorni nostri.